Le parole del ct Roberto Mancini, ospite a 90° minuto, sul coronavirus, che sta facendo vivere all’Italia un momento difficile, e su Euro 2020
Il c.t. della Nazionale italiana Roberto Mancini commenta così il momento che l’Italia sta vivendo, nell’intervista a “90° minuto”: “Mi adatto a tutto, va tutto bene. Oggi la cosa più importante è tutelare tutte le persone che sono in ospedale. Non possiamo perdere delle vite umane così, come i nostri nonni. Avremmo vinto l’Europeo quest’anno, lo vinceremo il prossimo anno. Dobbiamo aspettare martedì per vedere cosa deciderà la Uefa. Il fatto è che i problemi che abbiamo noi adesso le altre nazioni li avranno da oggi in poi. Aspettiamo e vedremo quello che dovremo fare, prima di questo ci sono cose più importanti“.
Il ct azzurro: “Queste situazioni fanno diventare migliori”
Continua poi il tecnico azzurro, sull’idea di giocare a novembre, così come accadrà per il Mondiale 2022: “Noi siamo pronti a ogni decisione, purché finisca questo strazio per tutte le persone che stanno soffrendo. Bisogna tutelare la salute della gente, bisogna aspettare il picco, poi quando inizierà a calare questa situazione potremmo iniziare a parlarne e decidere tutto più avanti. Quando finirà tutto questo, sarà tutto molto più bello, ritroveremo la libertà, potremo tornare a vedere le partite allo stadio, divertirci. E anche noi riusciremo a fare qualcosa in più, ne sono convinti. Queste situazioni ti possono far diventare migliore“.
Mancini: “Situazione difficile. I giocatori si allenano in casa”
Mancini sul virus: “Non ci aspettavamo una cosa così pazzesca. L’importante è aver reagito, prima degli altri, e speriamo che tutto ciò possa finire presto. Capisco che i ragazzi facciano fatica a stare in casa, facciamo fatica noi che siamo più grandi… Però è stata una settimana difficile, dobbiamo cercare di farlo. Ci alleniamo in casa, e la speranza è che le cose migliorino. Posso immaginare cosa hanno provato le persone che in queste settimane hanno perso i loro cari“.
Ha poi parlato dei giocatori: “Ora si riposeranno un po’. Per un professionista è difficile stare fermo per più di due giorni, avranno tapis roulant e delle biciclette, si alleneranno così in questo momento (anche il Toro è in smart working, ndr). Avranno programmi personalizzati, possono allenarsi da soli, sono dei professionisti e sanno cosa fare“.